Laser in endoscopia respiratoria interventistica

Laser in endoscopia respiratoria interventistica

Laser in endoscopia respiratoria interventistica. Secondo i dati dell’Airtum (Associazione Italiana Registri Tumori: I numeri del cancro in Italia 2011) ogni anno sono attesi in Italia circa 38000 nuovi casi di tumore polmonare dei quali un quarto nel sesso femminile.

In circa il 30% dei casi lo sviluppo della neoplasia polmonare, che è molto spesso subdolo, comporta un’ostruzione della trachea e dei bronchi principali determinando l’insorgenza di:

  • dispnea (fame d’aria)
  • emoftoe (comparsa di sangue nell’espettorato)
  • infezioni respiratorie favorite dal ristagno di secrezioni

In queste situazioni e quando altre terapie, in particolare quelle chirurgiche, non possono essere risolutive, l’esecuzione di interventi endoscopici disostruttivi può rapidamente alleviare i sintomi.

I soggetti interessati vengono valutati preliminarmente con l’esecuzione di una broncoscopia e di una TAC che consentono di confermare l’indicazione al trattamento e di pianificare l’intervento.

Sono quindi, nella maggior parte dei casi, sottoposti ad un’anestesia generale ed all’intubazione con un broncoscopio rigido (foto).
Una fibra laser è introdotta all’interno del broncoscopio e veicolata fino in prossimità della lesione.

Avvalendosi della capacità di dissezione del broncoscopio e delle potenzialità del laser che, in base alle impostazioni ed alla modalità di irraggiamento decise dal medico, realizza la coagulazione, la carbonizzazione o la vaporizzazione dei tessuti patologici che invadono ed ostruiscono le vie aeree, si giunge ad ottenere la liberazione del tratto ostruito ed il ripristino di un flusso d’aria soddisfacente.

Il trattamento è eventualmente ripetibile.

La tecnologia ha consentito lo sviluppo di molteplici laser che possono essere impiegati in endoscopia respiratoria interventistica: dal tradizionale laser Nd:Yag (Neodymium: Yttrium,-Aluminium,-Garnet), ai laser ad argon e a diodi, ai più recenti laser Nd:Yap (Neodymium: Yttrium,-Aluminium,-Perovskite) e laser-Tullium.

Il meccanismo d’azione dei vari laser è sostanzialmente similare: il raggio laser (si tratta di un fascio di luce coerente e collimato quindi molto più potente perché privo di dispersione rispetto alle normali emissioni luminose) determina un effetto termico sui tessuti e di danneggiamento (citotossicità) delle cellule tumorali.

La variabilità degli effetti dei singoli laser è invece correlata alla lunghezza d’onda che determina un differente assorbimento del raggio con una differente affinità per i tessuti ed una differente capacità di penetrazione in profondità (per esempio il laser Nd:Yap di 1340 nm di lunghezza d’onda è assorbito dall’acqua 20 volte di più rispetto al laser Nd:Yag di 1064 nm di lunghezza d’onda che però ha una elevata capacità di penetrazione nei tessuti fino a 1-1,5 cm di profondità).

Laser in endoscopia respiratoria interventistica

Negli ultimi anni il laser ha trovato un impiego crescente anche nel trattamento delle metastasi polmonari in quanto consente di abbinare la possibilità di un’asportazione sicura delle lesioni al massimo risparmio di tessuto polmonare.

Per garantire che il risultato di ricanalizzazione ottenuto possa essere mantenuto più a lungo o laddove l’ostruzione è determinata da una lesione tumorale che comprime dall’esterno le vie aeree si possono inserire all’interno dei bronchi e della trachea degli stent (cioè delle protesi tubulari di varia foggia e composizione: silicone, rete metallica, rete metallica rivestita da materiali plastici) che si oppongono all’immediata richiusura dell’albero tracheo-bronchiale. (foto)

Dopo la procedura i pazienti avvertono i benefici favorevoli: scompare immediatamente la fame d’aria e nei giorni successivi anche l’espettorazione di sangue.
Ovviamente la procedura presenta aspetti di invasività e rischi potenziali che però sono ampiamente giustificati dai risultati ottenibili .

Invito chi fosse interessato o desiderasse ulteriori delucidazioni a consultare il sito Internet http://www.bronchotraining.org/ (in lingua inglese o francese) dove il Prof. Jean François Dumon di Marsiglia, pioniere e Maestro delle procedure endoscopiche disostruttive, ha condensato la propria esperienza di oltre 25 anni di attività.

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