Il vaccino hpv protegge anche da una rara malattia respiratoria. E’ la papillomatosi, più frequente nell’infanzia
Il vaccino contro il papilloma virus umano (hpv) non solo protegge dal cancro del collo dell’utero, ma anche da una malattia respiratoria rara ma mortale se non curata, la papillomatosi respiratoria ricorrente. Lo hanno verificato i ricercatori australiani del Victorian Cytology Service di Melbourne, il cui studio è pubblicato sulla rivista Journal of Infectious Diseases. La patologia, che ha un’incidenza di 1,8 casi per lOOmila negli adulti e 4,3 per lOOmila nei bambini, causa la crescita di tumori benigni, simili a verruche, nella gola e vicino le corde vocali, che possono arrivare anche nei bronchi e polmoni.
Si pensa che nei bambini il virus hpv venga trasmesso dalla madre al momento della nascita con il parto pervia vaginale. Se non trattata, può essere pericolosa per la vita, e richiede ripetuti interventi chirurgici per mantenere aperte le varie aeree. I ricercatori australiani hanno monitorato la malattia, e rilevato un calo progressivo: si è passati infatti dai 7 casi di papillomatosi giovanile nel 2012 a 1 solo nel 2016. In tutti questi bambini, nessuna delle madri era stata vaccinata prima della gravidanza contro l’hpv. Il miglioramento può quindi essere collegato, secondo lo studio, al successo del piano nazionale di vaccinazione contro il papilloma virus in Australia, dove l’86% delle ragazze e il 79% dei ragazzi tra i 14 e 15 anni ha ricevuto la prima dose.